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Esperto.
- AutorePost
- 13 Gennaio 2015 alle 12:08 #18423
Silvia
OspiteBuongiorno, sono proprietaria di una casa sita nel comune di Bologna dove vivevo con mia mamma. Per motivi di lavoro mi sono trasferita in una casa in affitto presso un comune limitrofo. Essendo un contratto a canone agevolato ho dovuto cambiare la mia residenza presso l’appartamento in affitto. La mia domanda è questa. La casa di cui sono proprietaria in cui è rimasta solo mia mamma, mi viene considerata come seconda casa e dovrò pagare ugualmente la Tasi ed anche l’Imu ?
Grazie13 Gennaio 2015 alle 12:09 #18425Esperto
Amministratore del forumLa tua abitazione a Bologna, anche se era acquistata con benefici prima casa, non è più la tua abitazione principale dal momento in cui vi hai tolto la residenza. A tutti gli effetti sarà quindi tassata come una “seconda casa” (ovvero, abitazione non principale). Sarà quindi soggetta ad IMU, mentre la TASI seguirà le regole specifiche del tuo comune, che è bene verificare.
10 Dicembre 2015 alle 01:19 #18752Davide Aromandi
OspiteCarissimo esperto,
temo di sapere già come mi risponderà. Quindi la mia più che una richiesta di chiarimenti, vuole essere una lamentela (non a lei e al vostro servizio ovviamente) ma alle istituzioni che non considerano le problematiche e le sfaccettature dei cittadini e le loro necessità.
Siamo una famiglia di 4 persone, con 2 figli, una ragazza di 12 anni e un maschietto di 7. Residenti a Roma, qualche anno fa abbiamo lasciato la casa di proprietà per un’altra più grande per rispondere alle modificate esigenze della famiglia.
Quella di proprietà, pertanto, l’abbiamo affittata con tutti i criteri di legge (e ci paghiamo quindi le tasse come “reddito”). A nostra volta non avendo possibilità di acquisto, abbiamo locato l’attuale abitazione.
Ora logica vorrebbe che la nostra situazione non fosse considerata alterata: una casa avevamo prima e una casa abbiamo dopo; la rendita dell’una serve solo a permettere (in quota parte, per la cronaca) il sostegno della seconda. Anzi sarebbe stato ancora più etico permettere a una famiglia che incassa 1000 da un affitto e ne paga a sua volta 1200 di non essere appesantita anche da tasse come reddito sui 1000!! Purtroppo avendo affittato a una società non posso neppure beneficiare della cedolare secca!! ma questa è un’altra storia.
Torniamo a bomba: come mai il legislatore è stato tanto ottuso di fronte a questo processo che trovo assolutamente elementare? Non esiste alcun beneficio: se avessi venduto l’appartamento e acquistato il nuovo mi troverei esattamente nella condizione di prima casa; quindi il circuito è lineare e razionale.
Ritiene che ci siano gli estremi per porre un quesito di legittimità di fronte a questa – a mio avviso – sperequazione di trattamento?
Attendendo un suo cortese riscontro, la saluto cordialmente10 Dicembre 2015 alle 01:22 #18756Esperto
Amministratore del forumDavide: capisco il problema e capisco la tua amarezza. Ma non si può fare niente, la legge è chiarissima e prevede l’agevolazione solo se la casa è abitazione principale.
Pensa che vi sono casi ancora più iniqui: pensa a chi ha un ufficio come bene strumentale e vi paga una aliquota IMU pari ad una villa al mare…. - AutorePost
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