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Esperto.
- AutorePost
- 31 Gennaio 2013 alle 12:56#9553
gino
OspiteBuonasera, scrivo perchè ho trovato nel web e anche presso i commercialisti pareri differenti.
Ho acquistato casa con agevolazioni prima casa a maggio 2011 e a luglio 2011 ne ho trasferito la residenza. Adesso voglio locare la casa e trasferire la mia residenza in un altro comune a casa di un famigliare.
A parte le agevolazioni per abitazione principale relative agli interessi passivi del mutuo e IMU perdo anche le agevolazioni che ho avuto all’acquisto (IVA, registrazione, ecc…?). Qualcuno dice che la residenza nello stesso comune va mantenuta 3 anni o addirittura 4,5 anni, altri dicono che basta anche un giorno.
Qual’è la verità e i riferimenti normativi in cui viene ben specificato?Se faccio un contratto d’affitto transitorio e parziale dell’appartamento l’inquilino può prendere la residenza insieme a me ma non essere nello stesso nucleo famigliare e fiscale?
Grazie delle risposte31 Gennaio 2013 alle 13:01#9885Esperto
Amministratore del forumTi confermo che il caso è ambiguo ed è normale trovare pareri discordanti. Le singole Agenzie delle Entrate danno interpretazioni diverse….
Quello che è certo è che 4,5 anni è il termine ultimo per i controlli e dunque quello più cautelativo (sarebbe 18 mesi di tempo per prendere la residenza più i 3 anni legali per effettuare verifiche). In verità la legge parla solo di trasferimento della residenza e non di mantenimento, per cui in teoria anche un giorno potrebbe essere sufficiente, ma in caso di contestazione sarà necessario un ricorso con un buon avvocato!Quello del contratto di affitto con una parte riservata al proprietario è uno “stratagemma” piuttosto usato, il quale permette peraltro di mantenere l’IMU agevolata e la detrazione degli interessi passivi del mutuo… al voi la scelta se procedere in questa direzione o meno!
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