Solitamente in questi casi si evita di spostare la residenza se non si è costretti per motivi fiscali o di regolarizzazione del lavoro. Questo per evidenti vantaggi in termini fiscali sulla casa che si va a lasciare.
E’ anche vero che con IMU sussiste, oltre a quello di residenza, anche il requisito di dimora abituale, per cui in futuro potrebbe essere contestata la tassazione come abitazione principale in assenza, ad esempio, di consumi delle utenze elettriche, acqua e gas.
Se si mette in affitto un immobile nel quale si mantiene la residenza, è ancora più facile la contestazione… in questo caso si cerca di premunirsi dichiarando sul contratto di affitto che una parte dell’immobile è riservata al proprietario… sempre che l’inquilino accetti tale inserimento.