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Esperto.
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- 6 Giugno 2012 alle 18:47#3814
pamela
OspiteBuonasera, i miei nonni hanno lasciato in eredità un appartamento a 7 figli e 4 nipoti (in rappresentanza di altri 2 figli premorti). In questa casa hanno continuato ad abitare 3 dei 7 figli (2 mie zie nubili e 1 zio sposato). In questi anni avendo la residenza ed abitazione questi 3 eredi hanno sempre assolto loro al pagamento dell’Ici/Irpef.
Ad oggi questi 3 eredi sono tutti deceduti e la casa è abitata unicamente dalla moglie di mio zio, che vi risiede e che risulta proprietaria di 300/6804 di questo appartamento riveniente dalla successione di mio zio. Come devono calcolare l’IMU? Alla moglie di mio zio spetta l’aliquota agevolata e la riduzione di 200 euro per la quota dei 300/6804? Gli altri eredi , che non ci risiedono, devono pagare l’IMU come seconda casa? Oppure visto che chi vi abita e risiede è coniuge di un erede può ottenere il diritto di abitazione e pagare per intero solo lei con tutte le agevolazioni ? Grazie per la risposta. Cordiali saluti.
6 Giugno 2012 alle 18:50#3919Esperto
Amministratore del forumPer quanto la situazione sia molto complessa, l’applicazione della legge sull’IMU è semplice e sempre uguale.
Ognuno paga relativamente alla propria quota di possesso, applicando l’aliquota dovuta (ordinaria se non residente, oppure agevolata e con detrazioni se residente). Prima dovete però verificare la situazione sui diritti derivanti da decessi dei coniugi: chi detiene diritti sull’immobile, paga relativamente alla sua quota di diritto e esonera gli altri eredi (a ne abbassa la quota) a seconda che il diritto sia sul 100% o meno. Per saperlo, occorre il parere di un notaio, magari quello che ha seguito le varie pratiche negli anni.
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